L’intervista: Marco Gambaro allenatore mini basket
Ciao Marco, tu sei una vera e propria bandiera del Novara Basket: prima come giocatore poi come allenatore, hai passato praticamente tutta la vita in questa società. Da quanti anni sei qui?
Con questo penso di essere al diciottesimo anno: ho iniziato a giocare a sei anni!
Come è cambiato il Novara Basket in questi anni?
La nostra società e’ cambiata tantissimo: negli ultimi 4 anni sono state molte le novità, sia dal punto di vista dirigenziale che tecnico. Abbiamo raddoppiato il numero dei giocatori, e questo ha reso necessario strutturare molto di più la società in termini di quantità e qualità di allenatori e dirigenti.
Come allenatore ti sei sempre occupato dei più piccoli: cosa ti ha spinto a dedicarti al minibasket?
Ho sempre allenato Minibasket: con questo sono sei anni e non penso di poterti dare una risposta precisa: mi piace molto vedere i miglioramenti in poco tempo dei bambini, penso inoltre di essere più portato per il gioco motorio, non mi sono mai piaciuti schemi e letture di gioco (ride).
Nella tua carriera di giocatore hai vissuto esperienze importanti come la Serie B con la N.P. Novara o la Serie C a Trecate: cosa porti di queste esperienze nella tua attività di istruttore minibasket?
Nelle giovanili mi sono sempre trovato nel posto giusto al momento giusto: facevo l’Under 21 con Novara quando è arrivata la chiamata per allenarsi in prima squadra. È stato un anno pazzesco anche se non ho mai visto il campo! Ancor meglio a Trecate dove in un anno è stato vinto il campionato di Serie C2 e dove abbiamo raggiunto le Finali Nazionali Under 21. Queste esperienze di sicuro mi hanno fatto innamorare ulteriormente di questo sport e mi hanno fatto capire quanto bisogna impegnarsi se si vogliono raggiungere degli obiettivi.
Tu sei uno dei principali protagonisti del progetto BabyBasket, un ambito in cui il Novara Basket è all’avanguardia: spiegaci di cosa si tratta?
Il BabyBasket nasce da un’idea di Enrico Marietta di circa cinque anni fa. Si tratta di gioco motorio funzionale all’introduzione allo sport: incominciamo con i bambini di 4-5 anni. Penso che sia un modo interessante per incominciare a capire tramite migliaia di giochi come stare in un campo da basket.
Come stanno andando i gruppi che alleni quest’anno?
Alleno gli aquilotti 2005, un gruppo che gioca insieme da ormai cinque anni. Hanno incominciato prestissimo a fare BabyBasket e ora dopo anni sono tutti insieme nella stessa squadra. Sono un gruppo numeroso con tantissima voglia di giocare: infatti ci siamo iscritti sia al campionato territoriale che al provinciale
Perché, secondo te, una famiglia dovrebbe scegliere la pallacanestro come sport per il proprio figlio?
Penso che il basket sia uno sport completo per lo sviluppo psico e motorio del bambino. È uno sport corretto con tante regole: è importante la valorizzazione di ogni singolo bambino per il gioco della squadra
Che effetto ti fa vedere giocare i bambini che negli anni passati tu hai instradato al minibasket adesso che sono diventati dei ragazzi grandi?
Non posso che essere contento!!! Vuol dire che sono riuscito a trasmettere la passione per questo sport, che sono convinto che sia la cosa più importante.
Qual è l’aspetto più gratificante dell’essere istruttore minibasket?
Penso che la cosa più gratificante sia vedere quanto ci tengano al gruppo, alla felicità che hanno quando vincono una partita.
Negli anni tu hai lavorato con istruttori molto qualificati e di grande esperienza: cosa hai imparato da loro?
Senza dubbio ho imparato tantissimo da ogni allenatore con cui ho lavorato: anche tramite i camp estivi, dove si conoscono tutti gli anni persone nuove. Ho imparato anche tanto a livello umano da allenatori che mi hanno allenato negli ultimi anni, Angelo Cerina del BC Trecate prima di tutti.
Qual è il consiglio che ti senti di dare ai genitori che vogliono seguire da vicino l’attività sportiva dei propri figli? Quali gli errori da evitare?
Penso che la cosa più bella che possa fare un genitore sia incitare sportivamente il proprio figlio alle partite e lasciare che gli allenatori diano i consigli migliori per farli migliorare. Gli errori da evitare sono sicuramente il focalizzare l’attenzione solo sugli errori che si commettono in campo e spronare i propri figli in maniera eccessiva. Questo non contribuisce ad una crescita armonica e serena dei bambini, che sul campo da basket devono per prima cosa divertirsi, e poi imparare divertendosi.
Dove ti vedi ad allenare tra dieci anni?
Questa è l’unica società dove allenerei: per me è una seconda casa!
Emanuele Lanzo